La Famiglia: un antico amore per la vite
L’amore tra la famiglia e la vite è molto antico e risale al 1954, quando Giuseppe Mulone, detto Peppino, contadino gentiluomo di Regalbuto nella provincia di Enna, si trasferì con la famiglia a Catania, alla ricerca di condizioni di vita più agiate e stabili. Il suo primo lavoro fu proprio sull’Etna, dove Nonno Peppino si dedicò alle vendemmie a Zafferana. Fu affascinato dalla fertilità della terra vulcanica, dalla rigogliosità dei vigneti e dallo splendore dei grappoli. Il suo rapporto con la vigna e con l’Etna continuò per diversi anni, fino a quando l’unico figlio rimasto in Sicilia, “risparmiato” dai flussi migratori che svuotarono la Sicilia di molti infaticabili lavoratori, acquistò nel 1980 una proprietà sull’Etna nel comune di Viagrande.
Nella proprietà esisteva un piccolo e antico vigneto di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Peppino Mulone contribuì a curare per qualche anno quel vigneto con amore e passione, partecipando alle prime vendemmie e all’affascinante vinificazione con metodi artigianali.
Quella stessa passione e rispetto sono stati trasmessi con l’esempio, oltre che dai geni, alle generazioni future. Adesso le metodologie di vinificazione sono più moderne e sicure, ma la cura del vigneto, i movimenti attorno alle viti sono gli stessi. La raccolta dei grappoli, oggi come un tempo, è manuale e condotta con la massima delicatezza, rispettando ogni acino, con la stessa umiltà e serenità di allora. Oggi, a distanza di tanti anni, SantaMariaLaNave si anima degli stessi valori ereditati dal buon esempio di Nonno Peppino, gli stessi valori di rispetto, passione e amore che un giorno verranno tramandati.
Enzo Calì: enologo autoctono
In SantaMariaLaNave intendiamo la vinificazione come un processo poco invasivo, che rispetti al massimo la natura del vitigno e le caratteristiche proprie dell’annata. Tale filosofia è perfettamente implementata dall’enologo Enzo Calì. Enzo, classe 1975, ha circa 20 vendemmie al suo attivo come enologo ed enotecnico, figlio di agricoltori, è stato in contatto viscerale con l’agricoltura dell’Etna fin dalla nascita.
E’ stato affascinato dalle vendemmie e dalla vinificazione sin da piccolo, e quest’attrazione magnetica l’ha da subito assorbito, guidandolo nella scelta del percorso di studi prima e poi della professione di enologo dei vini dell’Etna a cui avrebbe dedicato la vita.
Enzo ha collaborato con prestigiosi enologi e ricercatori, ha condotto svariati progetti di vinificazione sperimentale, prevalentemente sul Nerello Mascalese, e di spumantizzazione con metodo classico di uve autoctone dell’Etna. Enzo adora il Grecanico Dorato: “Il Grecanico Dorato è un’espressione creativa ed orgogliosa dell’Etna, presenta una complessità olfattiva con una fresca acidità ed una struttura minerale accentuata e profonda. I grappoli sanno di Etna e voglio che il carattere elegante del nostro vulcano sia dominante in ogni bicchiere”.
Inoltre, Enzo ha lavorato alla selezione di ceppi di lieviti autoctoni già da un decennio. Dalle sue mani sono passati alcuni vini tra i più premiati nel panorama etneo, ma lui continua ad applicare gli stessi ingredienti che sono alla base del successo dei suoi prodotti: lavoro duro, amore e totale rispetto per le uve e la loro storia.
Enzo dice sempre: “Cerco di trasmettere la mia esperienza e la mia passione ai vini che seguo, li reputo un successo solo quando nei colori, nei profumi e nei sapori si rispecchiano i vitigni, il territorio di origine e l’annata stessa. Io non cambio la natura, non l’assoggetto a processi cosmetici, la rispetto e faccio in modo che si respiri dai miei vini”. Siamo onorati che Enzo si prenda cura dei nostri vini.